Dante e le tre fiere (1587) di G. Stradano: un'analisi
La selva oscura e le tre fiere
Il primo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri descrive il viaggio del poeta attraverso la selva oscura, dove incontra tre bestie feroci: una lonza, un leone e una lupa. Queste fiere rappresentano le difficoltà che Dante deve superare nel suo viaggio verso la salvezza.
Lonza: la lussuria
La lonza, con la sua pelle maculata, simboleggia la lussuria e le tentazioni mondane. Dante riconosce in essa i peccati della sua giovinezza e la sfida che deve affrontare per resistere alle tentazioni.
Leone: la superbia
Il leone, con la sua criniera al vento, rappresenta la superbia. Dante è consapevole della sua tendenza all'orgoglio e alla presunzione, e sa che deve vincere queste tentazioni per procedere nel suo viaggio.
Lupa: l'avarizia
La lupa, con la sua fame insaziabile, simboleggia l'avarizia e l'attaccamento ai beni materiali. Dante riconosce in essa l'avidità che può accecare le persone e impedir loro di raggiungere la felicità.
Conclusione
Le tre fiere rappresentano le principali sfide che Dante deve affrontare nel suo viaggio verso la redenzione. Deve resistere alla lussuria, alla superbia e all'avarizia se vuole raggiungere il Paradiso. Questa allegoria ricorda l'imperfezione dell'uomo e la necessità di superare le tentazioni per raggiungere la salvezza.
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